Pierfrancesco Palazzotto |
Nella prima metà dell’Ottocento a Palermo ferveva una diffusa attività piccolo imprenditoriale di carattere proto-industriale o semiartigianale. In questo ambito occupavano certamente un posto di rilievo le sempre più numerose fonderie artistiche, impegnate in produzioni legate anche all’arredamento e alla utensileria domestica, e che in seguito svilupparono le proprie attività in maniera considerevole.
Oltre alla produzione di strutture utili all’edilizia e alla realizzazione di fusioni artistiche e per
arredi urbani, a Palermo un altro aspetto peculiare fu quello dei letti in lega metallica che caratterizzarono gli arredi residenziali sul modello inglese.
arredi urbani, a Palermo un altro aspetto peculiare fu quello dei letti in lega metallica che caratterizzarono gli arredi residenziali sul modello inglese.
Obiettivo del contributo sarà offrire una ricognizione sulle principali realtà emerse dagli studi più recenti in maniera da offrire un’esauriente panoramica sulla realtà dell’epoca palermitana.
In particolar modo si prenderanno le mosse dalla Fonderia Gallo, che fu una delle principali fabbriche palermitane del settore in epoca preunitaria, della quale si traccerà un profilo anche tramite documentazione grafica inedita. Essa affiancò nella fase iniziale la Fonderia Oretea (ben più nota per l’impatto artistico ed economico che ebbe sull’intero comparto siciliano, nonché per il legame con la Belle Èpoque dei Florio), salvo poi cessare ed essere cancellata dalla memoria isolana.
Pierfrancesco Palazzotto è Professore Ordinario di Museologia e Critica artistica e del Restauro all'Università degli Studi di Palermo. Dal 2004 è Vicedirettore del Museo Diocesano di Palermo, di cui è il curatore scientifico del nuovo allestimento.
Svolge attività di ricerca dal 1992 su temi connessi all’evoluzione del gusto e all’uso dei diversi stili artistici in ambito locale e nel contesto nazionale ed europeo dal XVI al XIX secolo. Ha sviluppato aspetti relativi alla plastica barocca, alla museologia, alla storia del collezionismo siciliani, alla tutela, all’arredo, al restauro e al fenomeno dei neostili.
Di recente ha curato in collaborazione la mostra Constancia. Donne e potere nell’impero
mediterraneo di Federico II, Istituto Italiano di Cultura di New York, 7 marzo – 28 aprile 2022.
Ha pubblicato numerosi saggi, monografie e articoli in riviste scientifiche. Tra le monografie: Gli oratori di Palermo (Palermo 1999 e 2016), Revival e Società a Palermo nell’Ottocento.
Committenza, architetture, arredi tra identità e prospettiva nazionale (2020) e, in collaborazione, Andrea del Brescianino e Giovanni Gili restaurati al Museo Diocesano di Palermo (Palermo 2009); Giacomo Serpotta nella chiesa di S. Orsola di Palermo (Palermo 2012); Anton van Dyck e la Crocifissione Villafranca di Palermo (Palermo 2012), Palazzo Termine Pietratagliata tra tardogotico e neostili. Archivi, cantieri, protagonisti a Palermo (2013), Carlo Maratti. La Madonna del Rosario e Santi dell’oratorio del SS. Rosario in Santa Cita a Palermo (2021).
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