STEFANO CUSATELLI


STEFANO CUSATELLI




Intorno al Duomo: casa, palazzo, piazza. Decoro e figurazione di Alessandro Mazzuccotelli nell’architettura e nello spazio pubblico

Nel campo delle fusioni artistiche della fine del XIX secolo tra le opere più studiate dal punto di vista storico- artistico c’è quella di Alessandro Mazzucotelli (1865-1938). L’approfondimento vuole considerare insieme tre differenti lavori localizzati nell’immediato intorno del Duomo di Milano, cercando di vagliare le articolazioni del suo contributo nella più stretta relazione tra costruzione dell’architettura e città. A partire dalla Casa Ferrario (1903-05) in cui Mazzucotelli opera con libertà sul testo edilizio di Ernesto Pirovano, oggetto di critica da parte di Camillo Boito sulle pagine di Arte Italiana Decorativa e Industriale, passando per le cancellate dell’atrio della Nuova Borsa (1901-02) di Luigi Broggi, sorta di ingresso della città nella matura economia finanziaria, fino alla realizzazione per Gaetano Moretti dei lampioni della piazza del Duomo, l’artista declina diverse figurazioni dando carattere forma e misura, attraverso la decorazione, all’architettura della casa, del palazzo pubblico e infine allo spazio pubblico, nel passaggio di Milano alla dimensione metropolitana.




Stefano Cusatelli architetto insegna al Politecnico di Milano dove si è laureato con una tesi di progetto sul sistema teatrale emiliano (relatore Guido Canella), divenendo poi dottore di ricerca in Composizione Architettonica con uno studio sulla tradizione neoclassica in architettura. Come architetto ha partecipato a concorsi nazionali e internazionali e ha realizzato, tra le altre cose, un piccolo museo e una piazza nel piccolo centro di Sala Baganza (PR), dove risiede. Come studioso si è occupato dell’architettura milanese e parmense dell’Ottocento e del Novecento, ha condotto uno studio sugli Horti farnesiani a Roma e altri sulle Ville bolognesi del sei-settecento. Nell’ambito delle manifestazioni nazionali per il centenario di Camillo Boito ha realizzato un saggio su Casa Verdi e una mostra al Politecnico di Milano. È consigliere di Presidenza dell’Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma.

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