Un nucleo consistente della produzione artistica dello
scultore Hendrik Christian Andersen è tutt’ora conservato all’interno della sua
casa-museo sita in via Pasquale Stanislao Mancini, a Roma. Un’analisi attenta
dei grandi bronzi ha permesso in alcuni casi di rintracciare la data
d’esecuzione e la firma delle fonderie romane alle quali si rivolse per
l’esecuzione in bronzo dei suoi lavori, permettendo quindi di inserirle in un
contesto più ampio agli inizi del XX secolo. Estremamente proficua e longeva è
stata poi la collaborazione dal 1911 con una fonderia tedesca, la
Wurttembergische Metallwarenfabrik di Geislingen, che permette quindi di
comprendere i complessi meccanismi di promozione, produzione e trasporto delle
varie opere nel secondo e terzo decennio del Novecento, tra un artista di
stanza a Roma e una fonderia estera.
Valerio Caporilli si è laureato in Storia dell’arte presso l’Università degli Studi di Roma Tre. Attualmente sta svolgendo una ricerca sul pittore Domenico Bruschi come tesi di specializzazione all’Università degli Studi di Perugia. È stato redattore arte per una testata giornalistica online, acquisendo competenze in campo artistico ed archeologico, in ultimo per mezzo di un tirocinio extra-curriculare presso la Banca d’Italia.
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