ANNALISA BARBARA PESANDO

ANNALISA BARBARA PESANDO

 Arte Italiana Decorativa e Industriale” e l’arte del ferro (1890-1911). A pubblico insegnamento degli artisti moderni

 

La rivista “Arte Italiana Decorativa e Industriale” (AIDI, 1890-1911) è un progetto editoriale governativo di carattere didattico rivolto al mondo della produzione artistica nell’era della seconda rivoluzione industriale. Nasce in seno al Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio da una commissione di intellettuali e artisti che opera per 24 anni (1884-1908), come risposta italiana alle “Grammatiche d’ornato” di matrice straniera. 

Rivolta specificatamente alle scuole professionali (d’arti applicate, arti e mestieri, disegno …), AIDI fonda il prodotto moderno sulla conoscenza del patrimonio storico artistico nazionale, nella sua stratificazione e ricchezza di valori culturali e raccolte artistiche. Con questa missione pedagogica, la rivista appronta le diverse tecniche dell’artiere (ferro, legno, marmo, vetro, ceramica …) con una particolare attenzione alla qualità grafica e compositiva dei modelli di riferimento (precisione del segno grafico, contestualizzazione del decoro dal generale al dettaglio, orientamento storiografico, costruzione di una terminologia tecnica). 

L’arte del metallo, nelle sue diverse lavorazioni, diventa un esempio degli indirizzi della rivista e della retorica pedagogica del periodo. In particolare la figura dello scultore e orafo fiorentino Benvenuto Cellini (1500-1571) ritorna costantemente nel periodico come esempio non tanto di genialità artistica ma di capacità manuale e dedizione al lavoro (rifiutando l’imposizione del padre verso la musica), così come Vittorio Ghiberti (1418 c.ca-1496), abile fonditore, a servizio del padre Lorenzo, ideatore delle porte in bronzo del Battistero di Firenze. 

Gli esempi infine di prodotti moderni, per rispondere “a una benefica stanchezza nel pubblico delle imitazioni del passato” (AIDI, 1904), sono selezionati con cura in coerenza al gusto storicista con ispirazione ai temi naturali propri dell’Art Nouveau, tra cui una particolare attenzione è data ad artefici considerati “maestri del ferro” come Giuseppe Calligaris di Udine (1856-1906) o Alessandro Mazzucotelli di Milano (1865-1938).

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