Roberta Cruciata |
Risorgimento in bronzo nella Sicilia Occidentale
Nel periodo compreso tra il 1861 e il 1915 la domanda di bronzi artistici in diverse città della Sicilia Occidentale appare correlata alla committenza pubblica e all’esigenza di esprimere un’arte celebrativa rispetto a personaggi e a eventi storici del Risorgimento. Si tratta di luoghi protagonisti delle tappe iniziali della spedizione dei Mille, parte della memoria nazionale collettiva, quali lo sbarco a Marsala, la proclamazione a Salemi della dittatura in nome di Vittorio Emanuele II, la vittoriosa battaglia di Calatafimi, l’insurrezione di Palermo. Il bronzo come medium per esprimere la realtà di fatti vissuti, come nei due altorilievi di Giovanni Battista Tassara nel monumento-ossario di Pianto Romano di Ernesto Basile; nel busto di Garibaldi di Antonio Ugo nella villa comunale di Calatafimi; nel monumento equestre a Garibaldi di Vincenzo Ragusa e a Vittorio Emanuele II di Benedetto Civiletti a Palermo. Opere accomunate dal fatto di esser state realizzate in fonderie non isolane.
Roberta Cruciata è Ricercatore RtdA di Storia dell’Arte Moderna presso il Dipartimento Culture e Società, Università degli Studi di Palermo. Insegna Storia dell’Arte Moderna (Laurea in Beni Culturali), Storia delle Arti Decorative (Laurea in Scienze del Turismo) e Storia e Tecniche dell’Arte Moderna (Laurea Magistrale in Storia dell’Arte). Fa parte dell’Organizzazione Scientifica dell’Osservatorio per le Arti Decorative in Italia “Maria Accascina”.
La sua attività di ricerca riguarda temi inerenti alla storia dell’arte moderna, e in particolare alla storia delle arti decorative siciliane, analizzati alla luce della ricerca d’archivio riservando particolare attenzione al contesto culturale di produzione. Nell’analisi dei manufatti e dei fenomeni artistici la questione delle tecniche è considerata uno snodo fondamentale, così come il variare del gusto e la trasformazione degli stili. Ha condotto ricerche sulle arti decorative siciliane a Malta e sulle relazioni artistico-culturali tra le due isole del Mediterraneo. Altro campo d’indagine privilegiato è la storia del gioiello siciliano, in relazione al più ampio contesto europeo, tra la seconda metà del XVIII e il XIX secolo.
Ha partecipato a numerosi convegni nazionali e internazionali; organizzato a La Valletta presso l’Istituto Italiano di Cultura la prima edizione (2 maggio 2019) della conferenza “Perspectives on the Decorative Arts in Nineteenth-Century Malta”. Tra le altre, si citano la sua recente partecipazione presso The Society of Antiquaries, Londra, alla conferenza internazionale “SJH Symposium Jewellery in Texts: Texts in Jewellery” (2 luglio 2022).
È autrice di pubblicazioni scientifiche, tra cui tre monografie, saggi e articoli per libri e riviste nazionali e internazionali. Si citano: Intrecci preziosi Arti Decorative Siciliane a Malta 1565-1798, Palermo 2016; Riflessi internazionali nell’oreficeria di Sicilia tra XVIII e XIX secolo Un inedito esempio di collezionismo palermitano, Palermo 2018.
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