STEFANIA CRETELLA

 


STEFANIA CRETELLA


I bronzi artistici all'Esposizione Nazionale di Milano del 1881

L’Esposizione di Milano del 1881 fu la prima mostra industriale di carattere nazionale organizzata in Italia dopo il precedente e più contenuto tentativo allestito a Firenze nel 1861. L’intervento si focalizzerà sui bronzi artistici presentati all’interno del padiglione delle Arti usuali: attraverso lo studio dei cataloghi ufficiali e delle riviste del tempo sarà possibile ricostruire il complesso panorama della lavorazione artistica dei metalli, con lo scopo di mettere in evidenza le diverse tendenze che caratterizzavano i repertori ottocenteschi, di orientamento squisitamente eclettico e storicista, che comprendevano riproduzioni in scala di sculture antiche e rinascimentali, oggetti d’uso e decorativi per l’arredamento d’interni, mobili da giardino e opere per l’arredo urbano. Tra i partecipanti si ricordano la Fonderia artistica Fratelli Barigozzi e Barzaghi (Milano), la Compagnia Anonima Continentale (Milano), Alessandro Nelli (Roma), Pietro Tis (Venezia) e Giuseppe Pellas (Firenze).



Stefania Cretella ha insegnato Museologia per tre anni e dal 2021 insegna Storia delle arti decorative presso l’Università degli Studi di Verona. Dal 2015, lavora con il Centro di Ricerca “Rossana Bossaglia” per le arti decorative, la grafica e le arti dell’età moderna e contemporanea, afferente al Dipartimento Culture e Civiltà della medesima Università. Ha scritto saggi e articoli per cataloghi, volumi e riviste di settore; le sue pubblicazioni riguardano la grande decorazione pittorica del Settecento di area lombardo-veneta, le arti decorative dell’Otto e Novecento e la storia delle esposizioni del XIX e XX secolo. Ha curato mostre sulle arti decorative tra Liberty e Informale e ha collaborato in occasione di altri eventi espositivi organizzati presso il Museo Civico d’Arte Antica - Palazzo Madama di Torino, la Fondazione Ragghianti di Lucca, i Musei San Domenico di Forlì, il Palp di Pontedera, il Museo della Ceramica di Mondovì e il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza.


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